La sala dei tessuti

Espone a rotazione materiale conservato dai Civici Musei di Storia ed Arte che comprende vari nuclei eterogenei di manufatti tessili giunti a più riprese grazie a donazioni e acquisti di singoli pezzi o di intere collezioni a partire dalla fondazione del museo negli anni settanta dell’Ottocento.

Tra i pezzi più importanti si ricordano il completo da battesimo di Domenico Rossetti de Scanner (Trieste 1774-1842), in raso, tulle e panno ricamato con oro filato, e i nuclei di frammenti – tra cui spicca quello donato da Michelangelo Guggenheim nel 1891, cinquanta frammenti di velluti, damaschi, lampassi (dal XV al XIX secolo) – che allineano la raccolta dei Civici Musei di Storia ed Arte con le principali collezioni italiane. 

La collezione comprende inoltre: abiti maschili e femminili dal primo Ottocento alla metà del Novecento; paramenti sacri (pianete, veli da calice, mitrie, etc.). Non manca una ricca sezione etnografica che documenta i costumi degli abitanti dei territori circostanti Trieste, in uso fino ai primi decenni del XX secolo: la mandriera, il mandriere e la servolana. Fiore all’occhiello della raccolta è la sezione dedicata ad Anita Pittoni che testimonia l’attività della celebre artista e creatrice di moda triestina attraverso abiti e campionari da lei eseguiti.

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